CAMERA PENALE DI CATANZARO
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LA CAMERA PENALE DI CATANZARO INCONTRA IL SOTTOSEGRETARIO DELMASTRO
Nel pomeriggio di mercoledì 27 agosto 2025, presso la Direzione della Casa Circondariale di Siano, il Presidente della Camera Penale di Catanzaro, Avv. Francesco Iacopino, accompagnato dal Segretario Avv. Antonella Canino, ha partecipato a un incontro istituzionale con il Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, On. Avv. Andrea Delmastro delle Vedove.
All’incontro, durato circa 45 minuti, hanno preso parte il Provveditore regionale della Calabria, Dott. Liberato Guerriero, la Garante regionale dei detenuti, Dott.ssa Giovanna Francesca Russo, la Direttrice della Casa Circondariale di Siano, Dott.ssa Patrizia Delfino con la propria équipe, e il Direttore dell’area sanitaria, Prof. Giulio Di Mizio, accompagnato dai suoi collaboratori.
La Camera Penale ha ribadito la propria posizione a favore della separazione delle carriere, considerata il naturale completamento delle riforme del 1988 e del 1999, e ha manifestato disponibilità a sostenere la battaglia referendaria. Sono stati inoltre consegnati al Sottosegretario i numeri della rivista Ante litteram, apprezzata come strumento di riflessione e approfondimento sui temi della giustizia. Contestualmente è stata consegnata una lettera contenente le preoccupazioni dell’avvocatura penalista sullo stato delle carceri, con proposte concrete di breve e lungo periodo, ritenute necessarie per modificare l’attuale situazione.
Ampio spazio è stato dedicato, nello specifico, alle criticità del sistema carcerario: sovraffollamento, condizioni dei detenuti tossicodipendenti e psichiatrici, e necessità di un approccio meno “carcerocentrico” e più attento a prevenzione sociale, welfare e politiche di inclusione. Il Sottosegretario ha condiviso in particolare l’urgenza di percorsi terapeutici alternativi al carcere per i tossicodipendenti e si è aperto al confronto su possibili soluzioni per i detenuti affetti da patologie psichiatriche.
Altro tema centrale è stato quello del reinserimento lavorativo. Dopo la presentazione dei progetti già avviati dalla Camera Penale, è stata accolta con favore la proposta di avviare, in collaborazione con l’ACI, un percorso per consentire ai giovani detenuti di conseguire la patente di guida, con l’auspicio di estendere simili iniziative anche ai detenuti maggiorenni. La Garante regionale ha inoltre illustrato il protocollo di reinserimento lavorativo già operativo a Reggio Calabria e ha annunciato la creazione di un tavolo permanente regionale, cui la Camera Penale prenderà parte attivamente.
L’incontro, svoltosi in un clima di dialogo franco e costruttivo, ha confermato la possibilità di individuare punti di convergenza significativi pur nella diversità di vedute, trasformando il confronto in un’occasione di crescita reciproca e di elaborazione comune.
Catanzaro, 28 agosto 2025
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LA CAMERA PENALE IN VISITA ALL’ISTITUTO PENALE MINORILE DI CATANZARO
“Dare voce a chi non ha voce, costruire ponti per il futuro dei ragazzi”
In data 25 agosto, una delegazione della Camera Penale di Catanzaro ha visitato l’Istituto Penale Minorile di Catanzaro, per incontrare i giovani detenuti e condividere, anche solo per poche ore, la loro quotidianità. Un momento particolarmente significativo, se si pensa che, nello stesso tempo, nell’immaginario collettivo i nostri figli sono ancora immersi nelle vacanze estive.
La visita è stata guidata dal Presidente della Camera Penale di Catanzaro Francesco Iacopino, insieme al componente di Giunta dell’Unione delle Camere Penali Valerio Murgano, con la partecipazione del Presidente della Camera Penale di Cosenza Roberto Le Pera e della Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro Enza Matacera. Hanno inoltre preso parte il Vice Presidente Orlando Sapia, il Segretario Antonella Canino, i consiglieri Stefania Mantelli e Vincenzo Galeota, i Probiviri Vincenzo Ranieri e Piero Mancuso, i soci Antonio Mungo, Alessandra Coppolino, Adriana Anello, Francesca De Fine, Danila Scicchitano e Federico Sapia, nonché il consigliere dell’Ordine degli Avvocati Gianpaolo Stanizzi.
L’accoglienza è stata curata dal Vicedirettore, dott. Gennarino Del Re, dal responsabile degli educatori e dal personale penitenziario guidato dal Comandante Daniela Caputo. La delegazione ha potuto dialogare con un gruppo di otto giovani detenuti, tutti in esecuzione di pena definitiva.
L’Istituto ospita complessivamente 31 ragazzi: alcuni non hanno in Italia una famiglia e vivono pertanto in completa solitudine, privi di qualsiasi riferimento affettivo al di fuori degli operatori e degli agenti che li assistono; altri hanno famiglie lontane, la cui distanza impedisce loro di usufruire dei permessi premio, pur essendone meritevoli, con conseguente compromissione dei percorsi rieducativi.
I giovani incontrati non hanno espresso lamentele sulle condizioni di detenzione, ma hanno manifestato il desiderio di avere maggiori spazi ricreativi e più opportunità formative. Alcuni hanno ripetuto gli studi di scuola media, pur avendoli già conclusi, e aspirerebbero a frequentare un istituto superiore, che tuttavia non è presente all’interno dell’IPM; altri vorrebbero imparare un mestiere. Nonostante le evidenti carenze strutturali, i ragazzi non hanno accennato né allo stato delle celle, che richiedono ristrutturazione, né alle poche ore di socialità e permanenza all’aria aperta (appena sei al giorno). Ciò che emerge è soprattutto la paura per il futuro, unita però a una forte voglia di crescere, di migliorarsi, di riscattarsi.
Questi giovani hanno commesso errori, ma chiedono – e meritano – speranza, fiducia, affetto e umanità. Alla riconquistata libertà deve accompagnarsi la possibilità di ritrovare il piacere dello studio, la dignità del lavoro e il calore di legami familiari.
Si tratta di un impegno che non può gravare soltanto sull’Avvocatura – chiamata a essere ponte tra il mondo penitenziario e la società civile – ma sull’intera collettività. La Costituzione assegna infatti a ciascuno di noi il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana: tutti gli uomini e le donne di buona volontà possono e debbono cooperare affinché l’opera di rieducazione e di risocializzazione trovi compimento.
In questa direzione, la Camera Penale intende impegnarsi con due progetti concreti:
• il progetto di “adozione” di minori stranieri ristretti, in collaborazione con la Diocesi. In tal senso, ci siamo già attivati e auspichiamo a breve di sottoscrivere con le istituzioni competenti un protocollo d’intesa per avviarne in via sperimentale l’attuazione, affinché famiglie volontarie possano diventare per questi ragazzi un punto di riferimento territoriale e un argine all’abbandono affettivo;
• l’ingresso delle aziende in carcere, per offrire ai giovani opportunità di formazione professionale e prepararli, una volta liberi, a un inserimento reale e dignitoso nel mondo del lavoro.
Siamo convinti che tali strumenti possano rappresentare un vero lievito per il futuro di questi ragazzi, sostenendoli nel loro cammino di crescita e aiutandoli a scrivere le future pagine della loro vita affacciati a nuovi orizzonti di speranza.
Il Consiglio Direttivo
L’Osservatorio Carcere
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La Camera Penale di Catanzaro "Alfredo Cantàfora"
La Camera Penale di Catanzaro “Alfredo Cantàfora” è un’associazione di avvocati penalisti che promuove a livello territoriale la conoscenza, la diffusione, la concreta realizzazione e la tutela dei valori fondamentali del diritto penale liberale e del giusto processo.
Elabora studi e organizza iniziative culturali e politiche volte a migliorare il sistema penale e processuale penale.
Opera al fine di garantire la corretta applicazione delle norme di legge e per sostenere riforme dell’ordinamento giudiziario coerenti con i valori di indipendenza, autonomia e terzietà del giudice. Tutela, inoltre, anche attraverso l’elaborazione di proposte di riforma legislativa, il prestigio ed il rispetto della funzione del difensore, affinché i diritti e le prerogative dell’avvocatura ed il diritto di difesa siano garantiti conformemente alle norme costituzionali e internazionali.
Aderisce all’Unione delle Camere Penali Italiane, fondata nel 1982.