Quando l’italia perse la faccia: riflessioni sul calvario giudiziario di enzo tortora e il moderno diritto penale

Nella suggestiva cornice della Sala del Pianoforte del Comune di Catanzaro abbiamo avuto l’onore di ricevere quale gradito ospite l’avvocato Raffaele della Valle, autore del libro “Quando l’Italia perse la faccia. L’orrore giudiziario che travolse Enzo Tortora”, scritto insieme al giornalista Francesco Kostner, anch’egli presente all’evento.

Accanto a loro, quali relatori, gli amici Aldo Casalinuovo, Felice Foresta e Orlando Sapia, con la moderazione di Francesco Iacopino. Abbiamo avuto l’occasione di riflettere intorno a un libro ‘testimonianza’ che ripercorre il calvario giudiziario vissuto da Tortora e la strenua lotta (quasi) in solitudine del suo difensore. Libro attualissimo, che narra di un’Italia, quella degli anni ‘80, in cui si sono stati gettati i semi del moderno diritto penale ‘massimo’: la dimensione spettacolare e mediatica degli arresti, la presunzione di colpevolezza sterilizzata dal giudizio sociale edificato sulla tesi d’accusa, il ricorso ipertrofico alla carcerazione preventiva, il conseguente aumento esponenziale degli errori (ed orrori) giudiziari, i cui numeri record non accennano a diminuire. Mali antichi, cronicizzatosi nell’Italia di oggi, nella quale si continua a (far) credere che la leva penale sia il farmaco idoneo a curare il sempre crescente disagio sociale.

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